“Di cosa hai paura? Di vivere senza esistere.
Spiegami. Ciò che mi affatica di più non è il mio bisogno degli altri.
Cos’è allora? È che non abbiano bisogno di me.”
Charles Gardou, “Nessuna vita è minuscola”
Nel grande gioco di equilibri che questa emergenza ci ha costretto ad affrontare, c’è un ruolo che, per natura professionale, si ritrova come un giocoliere su una trave. Non sono al lavoro solo medici, infermieri, commessi, e magazzinieri del supermercato, e tutti coloro che ci permettono di vivere una quarantena in qualche modo sicura, ma anche un ruolo spesso bistrattato in tempi normali, ora mai menzionato. Tutti gli operatori sociali che lavorano con un gruppo di persone sensibili, considerate invisibili.